Può essere divertente analizzare un po' i risultati del sondaggio riportato nel post precedente.
- Punti in comune tra avvocati maschi e femmine
la conoscenza della dottrina viene considerata il punto meno importante;
la capacità di gestire le emozioni è al quinto posto
(mi sembra un dato piuttosto interessante);
la padronanza degli orientamenti giurisprudenziali viene collocata a metà.
- Punti valutati diversamente
la logica di ragionamento è la capacità più importante
per le donne (1° posto) e la terza per gli uomini (3° posto);
la capacità di rapportarsi con gli altri è al 3° posto per le donne e al 2° per gli uomini;
le differenze più forti si riscontrano su proprietà di linguaggio giuridico (2° posto per le donne e 6° posto per gli uomini) e capacità di persuasione (6° posto per le donne e 1° posto per gli uomini).
Il quadro che ne deriva:
Avvocato efficace femmina:
ragiona logicamente con proprietà di linguaggio giuridico, poi si rapporta con gli altri, è padrona degli orientamenti giurisprudenziali; emozioni, capacità di persuasione e conoscenza della dottrina sono gli elementi per lei meno importanti.
Ne ricevo l'impressione di professionalità sviluppata in senso tecnico.
Avvocato efficace maschio:
Prima persuade e si rapporta con gli altri, poi ragiona logicamente, è padrone degli orientamenti giurisprudenziali; emozioni, proprietà di linguaggio giuridico e conoscenza della dottrina sono gli elementi per lui meno importanti.
Impressione di professionalità sviluppata in senso di rapporto.
Che ne pensate?
Enrico Masini
twitter.com/EnricoCoachAvv