mercoledì 17 aprile 2019

PENSIERI CONSCI E PENSIERI INCONSCI

Pensieri consci e pensieri inconsci

Salve a tutti e bentrovati.

In questo post vi propongo una riflessione interessante 
prendendo spunto da un libro di George Lakoff*:

Tutti siamo capaci di riconoscere, identificare, i nostri 
pensieri "consci", ma il 98% dei pensieri che sviluppiamo 
avvengono in maniera inconscia, si sviluppano senza che 
noi ce ne rendiamo conto.

Il pensiero inconscio è paragonabile a quanto ci accade 
quando andiamo dal medico e col martelletto ci picchia 
sul ginocchio. 

Abbiamo pensieri che si innescano come riflessi (appunto 
inconsci, quelli che non guidiamo) e pensieri che derivano 
da una nostra riflessione, quelli consci, di cui ci accorgiamo 
come ci accorgiamo di noi stessi quando ci guardiamo allo specchio. 

Se tutti i pensieri che generiamo fossero di questo tipo, 
conosceremmo perfettamente la nostra mente e avremmo 
il controllo di tutte le nostre decisioni.

Ma, visto che in molti casi non sappiamo cosa fa il nostro 
cervello, molti pensieri sono "riflessivi" (ovvero sono 
riflessi inconsci proprio come un ginocchio che si muove 
dopo essere stato colpito dal martelletto) e non sotto il 
nostro diretto controllo.

Il risultato è che il nostro cervello prende delle decisioni di 
cui non siamo consci.

Il nostro cervello non vive disarticolato dal resto del corpo, 
ovviamente, ma è collegato ad esso attraverso la colonna vertebrale e le terminazioni nervose, fa pompare il nostro 
cuore. [...] 
Quando impariamo a suonare la chitarra, a cantare, a 
camminare lo stiamo allenando, lo stiamo forgiando.

La nostra morale, i nostri valori, il motivo per cui compriamo 
qualcosa deriva da come è stato forgiato il nostro cervello, in 
maniera conscia o inconscia.

Chi comunica con successo nel nostro secolo lo fa 
utilizzando il risultato delle ricerche che negli ultimi trent'anni hanno messo in risalto come funziona il nostro inconscio.

Ad esempio, in passato si riteneva sufficiente, per 
convincere le persone, pubblicare una serie di dati che 
venivano letti in maniera razionale dalle persone che 
ricevevano il messaggio:
un politico poteva dire semplicemente "abbiamo cinquanta 
milioni di persone senza assicurazione sanitaria" per 
attaccare la controparte, senza per forza andare a "colpire" l'inconscio delle persone, i loro valori profondi, le loro 
emozioni.

Per comunicare efficacemente dobbiamo arrivare a 
comprendere esattamente come noi percepiamo la realtà.

E il modo in cui percepiamo la realtà "è esso stesso la realtà".

Ma visto che questo è in gran parte inconsapevole, dobbiamo capire esattamente come funziona il nostro inconscio per comunicare efficacemente, perché è l'inconscio che governa 
la nostra vita di tutti i giorni.

Il linguaggio è utilizzato per comunicare i nostri pensieri, 
perciò dobbiamo imparare a utilizzarlo in maniera diversa 
per trarre vantaggio dalle nuove scoperte sulla natura dei 
pensieri che vogliamo andare a intercettare o influenzare. 

Il modo in cui parliamo è in grado di dare forma al modo in 
cui pensiamo e al modo in cui chi ci ascolta formulerà i propri pensieri.

*George Lakoff
Pensiero politico e scienza della mente, Bruno Mondadori, Milano 2009

Bene, prossimamente vi presenterò alcuni sistemi che 
sviluppano concretamente e in modo specifico per gli
Avvocati le idee espresse sopra. A presto!